La Regione Emilia-Romagna ha dato vita a una nuova legge regionale per attrarre e trattenere i giovani talenti: persone a elevata specializzazione che possono trovare un lavoro, uno spazio professionale, di ricerca, intraprendere un percorso di alta formazione nel territorio. Lo stesso potranno fare i cosiddetti “cervelli in fuga”, per un possibile rientro all’estero.
La Regione attuerà diverse misure:
- agevolazioni alle imprese che assumano giovani che rientrano dall’estero o interessati al lavoro e alla ricerca in Emilia-Romagna;
- percorsi formativi personalizzati;
- percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione;
- pacchetti di servizi di welfare (come nidi, scuole, alloggi) per i giovani e le loro famiglie.
Previsto perciò il coinvolgimento diretto delle imprese e del sistema produttivo emiliano-romagnolo. Per questo motivo si prevede l’elaborazione di un “manifesto permanente” che coinvolga imprese e filiere produttive. In base alle indicazioni che emergeranno, la Regione supporterà la ricerca e l’incontro di offerta e domanda di talenti. La Regione prevede inoltre misure di incentivazione alle assunzioni dei nuovi talenti, ma anche il sostegno alla scoperta di nuove idee imprenditoriali e alla creazione, accelerazione e crescita di imprese innovative.
Le misure previste saranno garantite attraverso Fondi europei e provenienti dal bilancio regionale. Da quest’ultimo già dall’anno in corso è previsto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le imprese che assumeranno.
La legge, che porta la firma della Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, è stata illustrata in Aula dall’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, ed è la prima del genere sul panorama nazionale.