Dal blocco dei mutui alle sospensioni degli obblighi fiscali e previdenziali, fino alle misure a sostegno dell’agricoltura: sono questi gli argomenti affrontati all’incontro tra la Regione Emilia-Romagna e le forze economiche e sociali, un punto di partenza per impostare le condizioni per la ricostruzione.
Il contatto della Regione con l’Esecutivo nazionale si mantiene costante, per avere nel minor tempo possibile una decretazione d’urgenza, indispensabile per le popolazioni, le imprese e le strutture pubbliche colpite. Per il momento il differimento delle rate dei mutui ha già avuto l’autorizzazione per essere formalizzata.
Le azioni
Nel corso dell’incontro è stato tracciato il percorso relativo alle azioni da mettere in campo:
- la messa in sicurezza nel minor tempo possibile di comunità, territorio e attività produttive;
- la definizione di un piano di ristori economici per le famiglie e le imprese;
- la creazione di un piano di ricostruzione che tenga conto delle infrastrutture da ripristinare e della messa in sicurezza del territorio.
Si rendono necessarie risorse straordinarie, poichè i danni da maltempo stimati solo per i primi giorni di maggio ammontavano già a un miliardo di euro. A questi si aggiungeranno i nuovi, ingentissimi.
Per un rapido ripristino delle attività produttive la Regione ha già avviato una interlocuzione per verificare la possibilità di derogare alle norme europee sugli “aiuti di Stato“: un regime non stringente, è stato sottolineato, sarebbe fondamentale per accelerare il ripristino delle infrastrutture produttive. In favore dei lavoratori – oltre agli ordinari strumenti e ammortizzatori sociali – al Governo è stata chiesta anche una misura specifica per quelli avventizi impiegati nell’agricoltura. E’ stato colpito il cuore agro-alimentare del Paese, con un evento che avrà ripercussioni sul piano nazionale: a questo proposito sono state richieste deroghe rispetto agli impegni legati alla Politica agricola comunitaria.