A sei mesi dall’alluvione, le aziende si preparano a ricevere i primi indennizzi grazie all’impegno della Commissione europea che ha riconosciuto risorse straordinarie dal fondo di crisi, cofinanziate dalla Stato italiano: uno stanziamento di 100 milioni per i danni produttivi alle imprese agricole. Il provvedimento ministeriale fornisce le modalità di attuazione del regolamento della Commissione europea (del 14 luglio 2023) che prevede un sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti da calamità che incidono sulla redditività economica.
I danni in ambito agricolo sono stati stimati in un miliardo di euro: queste sono le prime risorse disponibili, insieme ai 50 milioni messi a disposizione dalla legge 100/2023 per i danni alla zootecnia, e ai 15 milioni resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna per il ripristino dei siti produttivi tramite fondi del Programma di Sviluppo Rurale. Nei mesi scorsi la Commissione europea a fronte dei danni subiti da numerosi territori ha assegnato ad alcuni Stati dei fondi anticrisi. L’Italia ha ricevuto 60,5 milioni di euro per i fenomeni alluvionali che hanno colpito l’Emilia Romagna, le Marche e la Toscana. Questi contributi potevano prevedere un cofinanziamento nazionale fino al 200% che il Governo ha accordato. Di queste risorse 100 milioni di euro andranno a Emilia-Romagna, Toscana e Marche e sono stati assegnati prioritariamente per il sostegno delle imprese agricole danneggiate degli eventi alluvionali. Le cifre residue saranno invece impegnate per indennizzare le imprese agricole che hanno avuto danni a causa della siccità prolungata ai siti produttivi e alle mancate produzioni. Le imprese che hanno avuto danni sia per la siccità sia per l’alluvione saranno indennizzate per una delle due tipologie di danno, quella di maggiore entità.
In dettaglio, per l’alluvione, l’aiuto al settore agricolo sarà ripartito secondo un calcolo sugli ettari di superficie: 130 euro a ettaro per il pascolo e i prati permanenti, 380 euro a ettaro per i terreni a seminativo, 1500 euro a ettaro per le colture permanenti. I sostegni sulla siccità saranno invece riconosciuti rispetto ai parametri di danni accertati alle regioni coinvolte (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio).
Sarà Agea, l’organismo pagatore nazionale, a procedere con l’istruttoria dei provvedimenti per poi avviare gli indennizzi. Per la verifica del procedimento si insedierà un comitato di monitoraggio.